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FERMO - Momenti di paura e sollievo per un gruppo di sedici turisti provenienti da Porto San Giorgio, Fermo, Pedaso e Carassai, che si trovavano a Petra, in Giordania, durante la violenta alluvione che ha colpito il sito archeologico domenica 4 maggio 2025.
Il gruppo, guidato dall’agente di viaggio sangiorgese Betty Squadroni, stava visitando la "perla del deserto" quando improvvisamente il cielo azzurro si è oscurato, lasciando spazio a una tempesta di sabbia e pioggia che si è rapidamente trasformata in un fiume di fango e rocce.
"E’ cambiato tutto in pochi minuti", ha raccontato Squadroni. "Eravamo appena arrivati alle bancarelle con i braccialetti quando si è alzato il vento con la sabbia che riempiva gli occhi. Poi ha iniziato a grandinare e l’acqua ha invaso la strada".
I turisti del Fermano si sono trovati intrappolati in una situazione drammatica, con l’acqua che saliva rapidamente e le rocce che cadevano intorno a loro. "Abbiamo cercato un riparo di fortuna", ha spiegato Squadroni, "e per 45 minuti abbiamo pensato di non farcela. L’acqua ci arrivava alle ginocchia".
Fortunatamente, la furia dell’alluvione è diminuita e il gruppo è riuscito a mettersi in salvo. "Siamo stati miracolati", ha detto Squadroni, sottolineando la prontezza dei soccorsi e la generosità degli abitanti del luogo: "I ragazzi del posto si sono preoccupati più per noi che per loro, lasciando le loro cose sotto la pioggia per aiutarci".
Nonostante la paura, tutti i membri del gruppo stanno bene e hanno potuto constatare di persona la potenza distruttiva dell’acqua, ma anche il grande cuore della popolazione locale. L’alluvione a Petra ha causato l’evacuazione di circa 1800 turisti e, purtroppo, ha provocato anche delle vittime.
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