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MONTERUBBIANO - Un momento di grande gioia e attesa per la comunità di Monterubbiano: dopo oltre trent’anni di chiusura e un paziente lavoro di restauro, ha riaperto al culto la Chiesa del Santissimo Crocifisso, situata fuori Porta Sant’Andrea, nella zona conosciuta come Piano Nuovo. La cerimonia di riapertura si è svolta alla presenza dell’Arcivescovo di Fermo, Mons. Rocco Pennacchio, a suggellare questo importante traguardo.

Il complesso monumentale, di cui la chiesa è parte integrante, ha vissuto un lungo periodo di abbandono, impedendo per decenni la fruizione di questo significativo luogo di fede e di arte. Fondamentale per la rinascita della chiesa è stato l’impegno costante e la dedizione della Confraternita del SS. Crocifisso, proprietaria dell’edificio, e in particolare del priore Massimo Sgrilli, che ha instancabilmente promosso iniziative e progetti volti al recupero della struttura.

Il restauro non si è limitato al solo edificio sacro, ma ha riguardato anche il recupero di preziose opere d’arte che custodisce. Tra queste spiccano il seicentesco dipinto del Battesimo di Cristo di Martino Bonfini da Patrignone, l’antica acquasantiera risalente al 1619 e le stazioni della Via Crucis, tutte riportate al loro antico splendore grazie al diretto sostegno economico della Confraternita.

Nonostante la sua posizione decentrata rispetto al cuore del paese, la chiesa rappresenta un notevole esempio di architettura e arte del territorio. Eretta nel 1590 per volontà di Mons. Paolo Pagani, con il contributo della comunità e dello stesso prelato, la chiesa offre una pregevole interpretazione del barocco, secondo il gusto provinciale marchigiano dell’epoca.

L’edificio presenta una pianta a croce latina, con una singola navata che conduce a un coro rettangolare e cappelle laterali nel transetto. Realizzata interamente in mattoni, la sua facciata a capanna è arricchita da un porticato sorretto da colonne. Il portale centrale in travertino reca lo stemma del Cardinale Bandini, mentre i portali laterali sono ornati dagli emblemi di Mons. Pagani e del Municipio.

All’interno, la pavimentazione originale in cotto si armonizza con la volta a botte. Nel coro e nel transetto si possono ancora ammirare affreschi e stucchi con motivi floreali e figure antropomorfe. Di particolare valore è l’affresco della Crocifissione, realizzato nel 1591 da Giovanni Colucci da Santa Vittoria per l’altare maggiore.

Adiacenti alla chiesa si trovano la casa canonica e una casa colonica, quest’ultima aggiunta in epoca successiva.

Con la riapertura della Chiesa del Santissimo Crocifisso, la comunità di Monterubbiano riacquista non solo un importante luogo di culto, ma anche un prezioso tassello del proprio patrimonio storico e artistico. Un segnale di speranza e rinascita dopo anni di silenzio e chiusura.

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